Padel

Parola che non ha alcun significato in origine, ma per gli appassionati in Italia sta invece significando molto: nei ritagli di tempo libero ci si concentra a prenotare campi e a organizzare partite anche con gente mai vista e conosciuta.
Di fatto, appena si può, si scappa a giocare, una volta varcata la soglia metallica del campo si lasciano in sospeso anche problemi quotidiani e preoccupazioni.
Appena entrati in campo si ha l’impressione che la scatola cominci ad assumere le sembianze di una gabbia, e la partita, con la pallina gialla che comincia a muoversi senza mai morire, sembra trasformarsi in un autentico combattimento.
Novanta minuti che scorrono veloci, senza pause, né distrazioni. Grazie ai quali si possono scaricare le tensioni, catapultando i giocatori in una dimensione quasi di ‘trance’.
In generale vale la regola “l’importante è partecipare”, nel Padel gli unici obiettivi sono vincere e perfezionare la propria performance. Ma comunque vada, al termine di ogni sfida la domanda è: quando rigiochiamo?

1000 metri quadri

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